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Premi/Prizes
 

Mobbing Dick

Premio Teatri Riflessi e Premio Ginestre - Motivazione

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Hamletelia 

Szekspirowski Festiwal Danzica 2019

Premio della giuria

Per lo spettacolare e variegato virtuosismo interpretativo, per la profonda e appassionata decostruzione del mito dell'eroina in un racconto della vita, dell'amore, della morte e dell'arte dolce e allo stesso tempo amaro

Premio del pubblico

Per la prospettiva femminista del mondo scespiriano, piena di amore per il teatro

Premio Fersen alla Regia 2017

Motivazione

In scena vediamo un'Ofelia che si erge dalla tomba con un liberatorio “Amleto...che palle!”. 

 E man mano si rappresenta con un brio, un' ironia, un gusto del paradosso e, in breve, una leggerezza pari solo alla profondità del sottotesto. Infatti il nostro poliedrico personaggio, nell’oscurità del luogo che la circonda, ci interroga e si interroga sull'articolato e folle mondo degli umani, ben rappresentato nei tanti e immortali personaggi shakespeariani, imbastendo un immaginario confronto/scontro, di volta in volta sensuale o allucinato o schizofrenico, con altre figure maschili e  femminili, come Desdemona e Lady Macbeth. Un confronto che si sviluppa in un bel ritmo scenico partendo da un punto di vista ‘amletico’, per cui tutto può essere vero ma anche falso. Come spettatori, in questa originale e avvincente Ofelia/Hamletelia riconosciamo  il prototipo della donna vittima di una società patriarcale che tuttora alleva mascolinità malate simili a quella del pallido Principe. Un prototipo femminile che cela in se stesso un desiderio d'amore totalizzante e mortifero,  che le affligge a causa di scarsa autostima e di immotivati sensi di colpa. 

E dunque uno spettacolo divertente, di grande successo, dal respiro e dalla distribuzione internazionale, allestito dall'autrice e interprete con efficace minimalismo scenico concertato su una perfetta one-woman-orchestra.

 

Luxuriàs. Lost in Lust

 

Premio Fersen alla Drammaturgia 2015

 

Motivazione

 

Un monologo divertente e ben strutturato scenicamente in cui vediamo la protagonista, una giovane donna in preda ad una inspiegabile attrazione per la città di Ravenna, unitamente alla vista di uomini che immagina nell'atto di trafiggerle il petto. Spaventata, chiede aiuto ad uno psichiatra che la convince ad intraprendere una sorta di viaggio ipnotico regressivo. La donna infatti regredisce  e si identifica in prima battuta on Francesca da Rimini e, successivamente, in altre donne del passato ma anche del recente presente, come la porno diva Moana, offrendo così della loro vita e dei loro veri sentimenti un punto di vista femminile inedito rispetto a quello, spesso dolciastro e fasullo, tramandato dalla letteratura. Un monologo effervescente che oscilla fra l'ironico, il drammatico e il surreale e che si risolve, sulla scena, in una impegnativa 'prova d'attrice'.

 

Hamletelia

 

Premio Fersen alla Drammaturgia 2013

Motivazione

La giovane ma già esperta drammaturga e attrice Caroline Pagani inscena con notevole senso del ritmo e puntuale linguaggio teatrale un'Ofelia che, da morta, finalmente dà sfogo ai suoi sentimenti e, soprattutto, risentimenti contro Amleto, la madre e persino William (Shakespeare) colpevoli, a suo dire, di averla rappresentata come una vittima con tendenze suicide e non come un'eroina, quale lei sente di essere e quindi di meritare di essere rappresentata. Come darle torto in una compagnia tanto inadatta a comprendere la sua vera personalità? E dunque un'ironica e originale confessione teatrale che, mettendo in discussione il dramma più famoso al mondo, sembra alludere, con perfida grazia, all'incapacità degli uomini, persino dei migliori, di capire i veri sentimenti e i desideri delle donne. Una pièce che si traduce anche in una prova d'attrice impegnativa attuata dalla stessa autrice e anche interprete.

 

Miglior Attrice Roma Fringe Festival 2013

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vincitrice dell’Internationales Regie Festival, Leipzig, 2008.

 

Premio “SinestesiaTeatro”, Il Monologo e i suoi Linguaggi:

miglior spettacolo, miglior regia.

 

Premi “La Corte della Formica”, Napoli, 2009

(Presidente di giuria Carlo Cerciello)

-miglior attrice

-miglior spettacolo

-miglior regia

-primo premio giuria popolare

 

Motivazioni

 La Corte della Formica

 

 

Miglior attrice  - Per aver fatto del proprio corpo e della propria voce l’originale ed ipnotica cassa di risonanza della magica ed irresistibile attrazione per i modelli immortali della tradizione drammaturgico-letteraria dell’Occidente.

 

Miglior spettacolo  - Per il raffinatissimo e suggestivo lavoro metapoietico con cui la pièce si propone di smontare, intervenire e ristrutturare l’archetipo shakespeariano, senza tradirne l' affascinante ambiguità semantica.

 

Miglior Regia  - Per aver diretto con equilibrio ed esperienza un progetto drammaturgico composito, riuscendo a filtrare idee, eco ed incanti all’interno di un ordito scenico sempre preciso e puntuale.

 

 

Mobbing Dick

 

- Vincitrice del primo premio del concorso dell’Unione Femminile Nazionale, “Tutte in scena”, Milano, 2009:

 

La giuria tecnica del concorso Tutte in scena! si esprime per l'assegnazione del primo premio al progetto teatrale "Mobbing Dick" di Caroline Pagani con le seguenti motivazioni:


- Sul piano dei contenuti, la Giuria ha apprezzato l’attualità del tema: la condizione di molte donne nel mondo del lavoro, in particolar modo delle donne artiste. In particolare ha gradito la scelta di partire da un classico minore di Shakespeare, "Misura per Misura", per agganciarlo con ironia e ingegno alla contemporaneità.
- Sul piano dei linguaggi teatrali scelti, la Giuria ha valutato interessante la immaginifica intersezione tra passato e presente: lo star system contemporaneo che incornicia il dramma seicentesco.


- Sul piano della qualità linguistica del testo recitato, si è apprezzato il bilanciamento e la vivacità tra il testo contemporaneo e il testo shakespeariano.

 

- Festival “la Corte della Formica”, Napoli, 2010,

 

-premio del pubblico

-Miglior attrice

 

Motivazioni:

 

Per aver confermato, mercè un’interpretazione brillante, ironica, sapida ed estremamente efficace, quella singolare maturità interpretativa che le ha consentito di esprimere, con spiccata disposizione naturale, il proprio talento d’attrice, specializzata in arguti e vivaci one woman shows.

 

Miglior Attrice Concorso “Drammaturgica”, Roma 2014.

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